La BDA può essere definita una banca dati compilativa: i dati di composizione sono stati cioè compilati partendo da fonti preesistenti (tabelle e banche dati di composizione, articoli scientifici, etc.) e non da analisi di laboratorio eseguite ad hoc. Particolare attenzione è stata posta per ottenere uno strumento adatto agli studi epidemiologici: scelta di alimenti rappresentativi di quelli consumati sul territorio nazionale, con dati analitici ove possibile riferiti a tali alimenti. Nel caso di mancanza di dati italiani le schede sono state completate attingendo a fonti straniere, per fornire all’utente un profilo nutrizionale più completo possibile. Infine, è stato posto un notevole impegno nel creare uno strumento di facile consultazione.

Maggiori dettagli sulla metodologia utilizzata sono descritti nel libro pubblicato nel 2022 (vedi il libro) e in quello pubblicato nel 1998 (scarica il libro).

Nel 2012 il processo di compilazione e gestione della BDA è stato sottoposto a revisione e certificazione da parte di EuroFIR, (European Food Information Resource Network – www.eurofir.org), con l’obiettivo di verificare l’adesione a standard di riferimento e a procedure operative che assicurano la qualità e la validità dei dati di composizione generati a livello nazionale ed internazionale. All’interno del processo di certificazione il gruppo BDA ha così identificato le procedure di compilazione dei dati definendo una flow chart ad hoc e i relativi documenti.